Portogallo, Gruppo F

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MixMasterFra
view post Posted on 9/6/2016, 11:20




PORTIERI

1 Carvalho Dos Reis Eduardo
22 Pedro Dos Santos Rui Patricio
12 Anthony Lopes

DIFENSORI

8 Raphael Guerreiro
4 Ricardo Alves Soares Cedric
3 Ricardo Alberto Siqueira Carvalho
7 Kepler Laveran Lima Ferreira Pepe
5 Pereira Dos Santos Eliseu
6 Miguel Da Rocha Jose' Fonte
2 Eduardo Regufe Bruno Alves

CENTROCAMPISTI

16 Junior Luz Renato Sanches
11 Luis Helio Danilo Pereira
13 Naval Costa Eduardo Joao Mario
10 Filipe Tavares Andre' Gomes
14 Filipe Iria Santos Joao Moutinho
15 Rafael Alexandre Ferreira Rafa Silva
18 Silva Carvalho William
17 Adelino Andre' Vieira Freitas Vieirinha
9 Sebastian Perruchet Adrien Silva

ATTACCANTI

23 Cristiano Santos Aveiro Ronaldo
19 Antonio Macedo Eder
20 Luis Carlos Almeida De Cunha Nani
21 Ricardo Andrade Bernardo Quaresma
 
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MixMasterFra
view post Posted on 15/6/2016, 09:13




Bjarnason replica a Nani: solo pari per Ronaldo

La lezione dell'Italia ha dato uno scossone all'Europeo: quando hai meno talento dell'avversario, devi sopperire con l'organizzazione e la grinta. Così può capitare che Cristiano Ronaldo, il giocatore più ricco al mondo che guadagna 20 milioni di euro all'anno, si faccia fermare da una squadra che in tutto, di milioni, ne vale 30. Portogallo-Islanda finisce 1-1 e dopo il successo dell'Ungheria sull'Austria il gruppo F si rivela quello delle sorprese: dopo eruzioni devastanti e bancarotte, la piccola isola del Nord Europa trova un bel motivo per mostrarsi al mondo e scrivere, in qualche modo, la storia.

AVVIO SPRINT — La marea blu in curva mette paura: l'Islanda conta poco più di 320 mila abitanti e un buon 5% è salito su un aereo per la Francia per assistere alla prima storica partita della loro nazionale a un Europeo. Così, spinta dall'entusiasmo della loro gente che canta ininterrottamente, la squadra di Lagerbäck comincia la partita pressando alto e senza mai buttare via la palla: la prima occasione, costruita dalla stella Sigurdsson, murato due volte da Rui Patricio, suona come un avvertimento. C'era una volta una selezione di dentisti, impiegati e operai, ora ci sono solo professionisti che giocano tutti all'estero, tanto che l' "italiano" Hallfredsson va in panchina e ci resta per tutta la partita. Però il Portogallo ha troppa qualità per restare a guardare e sufficiente orgoglio per venir fuori: Cristiano Ronaldo si fa vedere con un bel cross per Nani (su cui si esalta Haldorsson) e un colpo di testa fuori, ma soprattutto per un liscio clamoroso sul meraviglioso lancio di Pepe in versione Bonucci.

PREGI E GOL — In nazionale CR7 non può partire da sinistra come ama fare al Real e deve giocare davanti in coppia con Nani, ma non sembra la posizione il problema, al massimo la condizione. Per sua fortuna questa nazionale sembra attrezzata per far bene anche se lui stecca: Danilo Pereira (a lungo di proprietà del Parma che lo prese nel 2010, ma in A giocò appena 5 partite senza lasciare traccia) fa il mastino davanti alla difesa; la qualità arriva da Joao Mario, Moutinho e André Gomes che si muovono a tutto campo andando continuamente alla ricerca del pallone e dello spazio. Il gol arriva così: Gomes, mezzala seguita dalla Juve, scambia il pallone con Vierinha e regala a Nani un assist perfetto per segnare la rete numero 600 della storia degli Europei.

SORPRESA — Il Portogallo ha il torto di sedersi subito dopo il vantaggio, l'Islanda il merito di non scomporsi. Così, dopo l'intervallo, la concentrazione fa la differenza: sul cross di Berg Gudmundsson dalla destra, Vierinha si fa trovare fuori posizione e lascia tutto solo Birkir Bjarnason che al volo insacca. È il 50' e il tempo per tornare avanti ci sarebbe tutto: solo che il Portogallo torna agli antichi difetti e la squadra capace di creare 5 occasioni in un quarto d'ora nella parte centrale del primo tempo si appassisce. Eder, l'unico centravanti di ruolo, resta in panchina fino al 85': prima entra il gioiellino 18enne Sanches, acquistato dal Bayern, ma non riesce a incidere, poi anche Quaresma, che si fa vedere di più, mentre gli altri talenti via via avvertono la stanchezza e Ronaldo si innervosisce perché davanti a sé trova un muro e quando ha la palla buona, di testa o di piede, non trova la porta. Da Müller a Ibra, passando per Griezmann, Kane e Lewandowski, per ora non è l'Europeo delle stelle. Neppure di quella più attesa.

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 15/6/2016, 09:35




PORTOGALLO-ISLANDA 1-1 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: Nani (P) al 31' p.t.; B. Bjarnason (I) al 5' s.t.

PORTOGALLO (4-3-1-2): Rui Patricio; Vierinha, R. Carvalho, Pepe, Guerreiro; André Gomes (dal 40' s.t. Eder), Danilo Pereira, Joao Mario (dal 31' s.t. Quaresma); Moutinho (dal 26' s.t. Renato Sanches); Nani, Cristiano Ronaldo. (Lopes, Eduardo, Bruno Alves, José Fonte, W. Carvalho, Rafa Silva, Eliseu, Cedric, Adrien Silva). C.t. Fernando Santos

ISLANDA (4-4-2): Halldorsson; Saevarsson, R. Sigurdsson, Arnason, Skulason; Gudmundsson (dal 46' s.t. T. Bjarnason), Gunnarsson, G. Sigurdsson, B. Bjarnason; Sigthorsson (dal 35' s.t. Finnbogason), Bodvarsson. (Kristinsson, Jonsson, Hauksson, Hermannsson, Ingason, , Sigurjonsson, E. Bjarnason, Magnusson, Hallfredsson, Traustason, Gudjohnsen). C.t. Lagerbäck.

ARBITRO: Çakir (Turchia)

NOTE: ammoniti B. Bjarnason (I), Finnbogason (I) per gioco scorretto
 
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MixMasterFra
view post Posted on 19/6/2016, 13:05




Portogallo, con l’Austria solo 0-0. CR7, errori e rigore sul palo

Passaggi, inserimenti, tiri (tanti), cross, occasioni. Persino un rigore. Ha fatto e disfatto di tutto il Portogallo. Se però poi non segni, negli almanacchi finisce solo la delusione, il resto è da buttare, tra rimpianti e imprecazioni. Cristiano Ronaldo, nuovo recordman per presenze in nazionale (128 contro le 127 di Luis Figo), ci ha provato in ogni modo. Un po’ l’imprecisione un po’ il portierone Almer, gli hanno impedito di segnare il gol numero 59 per il suo Paese. Ma quando a un quarto d’ora dalla fine CR7, praticamente ammanettato in area da Hinteregger, si è procurato il rigore, tutti hanno pensato che la sua maledizione in questo Europeo (iniziato col pareggio contro l’Islanda) fosse terminata. Invece. portiere da una parte, palla dall’altra, ma sul palo. Disastro. E la sfida con l'Austria finisce 0-0. Nel terzo e ultimo turno il Portogallo (che ha 2 punti) sfiderà l’Ungheria (4 ) e l’Austria (1) l’Islanda: (2) partite in programma entrambe il 22 giugno alle 18.

PRIMO TEMPO — Tante occasioni e nessun gol per il Portogallo nei primi 45’, limitato dagli austriaci solo nel quarto d’ora iniziale quando gli uomini di Koller riescono a gestire maggiormente la palla e a sfiorare addirittura il vantaggio. Accade al 3’ quando Harnik, solo a pochi metri di Rui Patricio, anziché schiacciare di testa la spizza soltanto mandando fuori. Da questo momento, pur senza dominare, il Portogallo prende il pallino e non lo molla più. Quaresma è l’opposto dell’ectoplasma ricordato dagli interisti: gioca su entrambe le fasce, è spesso travolgente. Anche nelle proteste, che Rizzoli, colpito dai ricordi lessicali italiani del giocatore, lo ammonisce per una frase di troppo. Le occasioni migliori capitano a Nani e a Cristiano Ronaldo. Il primo trova prima un eccellente piedone di Almer a deviargli il diagonale e poi, al 29’, direttamente il palo a respingere la sua potente zuccata. CR7, invece, prima (al 21’) chiude troppo col destro un bel cross di Guerreiro e poi, al 36’, gira fiaccamente tirando in bocca al portierone austriaco. Poco prima del 45’, dall’altra parte, tocca invece a Vierinha immolarsi per impedire ad Harnik di toccare sotto misura la punizione tirata da Alaba sul lato corto dell’area quasi dalla linea di fondo.

SECONDO TEMPO — Si riparte con Rui Patricio che si scalda le mani deviando il bel destraccio di Ilsanker al 2’. Poi si torna al copione del primo tempo: palla al Portogallo, giocate interessanti (ottimi Ricardo Carvalho e Guerreiro), i bianchi d’Austria però riescono a difendersi - apparentemente - senza patire troppo. E quando i suoi difensori non ce la fanno, torna alla ribalta Almer, che al 9’ devia in angolo il primo, vero tiro alla Ronaldo di CR7. Sul calcio d’angolo successivo il madridista salta in cielo e schiaccia di testa. il n.1 dell’Austria Vienna non fa una piega. Ormai tra i due è un conto aperto. Poco alla volta, grazie alla velocità di manovra, il Portogallo chiude negli ultimi 30 metri l’Austria, quasi incapace di superare la metà campo. Quando Koller decide di togliere Alaba il copione sembra già scritto, anche perché al 19’ CR7 tira di una foglia sopra la traversa un terra-aria che Almer ammira solamente. Ma il Portogallo non è costante: poco alla volta, pur senza mai arrivare alla conclusione, i Bianchi rimettono fuori la testa e, per tutta la parte centrale del tempo, consentono ad Almer di non vedere più il fantasma di CR7 dalle sue parti. Alla mezzora però un placcaggio prolungato di Hinteregger su CR7 provoca un sacrosanto rigore. Dal dischetto lo stesso Ronaldo spiazza Almer ma centra il secondo palo portoghese di giornata. Peggio di così, dalle parti di Lisbona, mica l’avevano messo in preventivo...

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 19/6/2016, 13:35




PORTOGALLO-AUSTRIA 0-0 (primo tempo 0-0)

PORTOGALLO (4-4-2): Rui Patricio; Vieirinha, Pepe, R. Carvalho, Guerreiro; Quaresma (26' st Joao Mario), W. Carvalho, Moutinho, A. Gomes (38' st Eder); Nani (44' st R. Silva), C. Ronaldo. A disp.: Lopes, Eduardo, Bruno Alves, Josè Fonte, Cedric, Eliseu, Danilo, A. Silva, Sanches. All.: Fernando Santos

AUSTRIA (4-2-3-1): Almer; Klein, Prodl, Hinteregger, Fuchs; Baumgartlinger, Ilsanker (41' st Wimmer); Harnik, Alaba (20' st Schopf), Arnautovic; Sabitzer (40' st Hinterseer). A disp.: Lindner, Ozcan, Garics, Janko, Suttner, , Jantscher, Okotie. All. Koller

ARBITRO: Rizzoli (Italia)

NOTE: Ammoniti: Quaresma, Pepe (P), Harnik, Fuchs, Hinteregger (A). Al 34' st Ronaldo calcia sul palo un calcio di rigore
 
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MixMasterFra
view post Posted on 22/6/2016, 19:27




Ungheria-Portogallo 3-3, Ronaldo riparte, e con una doppietta

Clamoroso. In tutti i sensi. Il Leone CR7 ha deciso di decidere: doppietta con allegato un colpo di tacco, ma il suo Portogallo finisce terzo. L’Ungheria che pareva fra le peggiori squadre eccola qui, prima del girone. Clamoroso, appunto. Una delle partite più pazze degli ultimi anni viene decisa da situazioni al limite del possibile e anche dell’impossibile: resta il fatto che il Portogallo diventa la terza classificata dietro l’Islanda, l’Ungheria è prima e CR7 è nuovamente in ebollizione. Servirebbe un instant-book per raccontare una gara così folle e accartocciata e riaperta tre volte. E alla fine le sensazioni pesanti della mattinata portoghese avevano un perché.

IL LAGO E GERA — L’attesa era stata elettrica in casa-Portogallo: il fuoriclasse del Real Madrid, irritato da un’intrusione di una tv portoghese, aveva lanciato il microfono di una giornalista televisiva nel lago, visto che la squadra passeggiava prima del pranzo di oggi. Nervosismo e tensione, e poi in campo è andata com’è andata. E cioè è stata durissima, anche perché l’Ungheria è andata in vantaggio dopo una manciata di tentativi solleticanti del Portogallo: angolo per i magiari, respinta corta di testa e all’indietro di Nani, scelta sciocca che permette a Gera (37 anni) di capire come può tirare il vento. Botta da fuori, fil di palo, Rui Patricio va giù un po’ tardi ed è vantaggio ungherese.

TUTTO VERO — Cristiano Ronaldo è nervosissimo: Nani fa una cavalcata inutile senza passargli la palla, lui calcia punizioni a raffica e Kiraly (40 anni, il "pigiamato") fa spesso il giovane. Ma Nani vuole riscattarsi. Pensato e fatto: assist di Ronaldo, Guzmics non chiude, legnata sul primo palo e pareggio del Portogallo a pochi minuti. Inizia la ripresa e l’Ungheria va ancora in vantaggio: punizione di Dzsudzsak deviata in barriera da André Gomes ed è 2-1. Roba che pare incredibile, Cristiano urla e grida e non ci crede e batte i piedi come un bambino capriccioso. Eppure deve pensarci lui.

TACCO-TESTA DI CRISTIANO — Perché per i lusitani è tutto da rifare. Ma CR7 dà un senso alla sua gara con un colpo fantastico: cross da destra di Joao Mario, delizia di tacco di CR7 e 2-2. Nella sua follia, la partita non finisce certo qui: perché, e siamo al 10’ della ripresa, arriva un’altra punizione per gli ungheresi. E Dzsudzsak pesca un altro jolly: palla inattiva, ribatte Ronaldo; pallone ancora nei piedi del capitano magiaro, Nani allarga la gamba, deviazione e per l’Ungheria è ancora domenica. Tre a due e Ronaldo impazzisce dalla rabbia. Poi entra Quaresma, minuto 17: è suo il cross delizioso che Ronaldo raccoglie di testa anticipando Guzmics e rimettendo tutto allineato. Tre a tre ed è una delle partite più pazze della storia. La chiosa è evidente accettazione del punteggio. Gara folle, avanti entrambe: Ronaldo è tornato sì, ma da terzo in classifica. E si troverà di fronte la Croazia.

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 22/6/2016, 20:00




UNGHERIA-PORTOGALLO 3-3 (primo tempo 1-1)

MARCATORI: 19' Gera (U), 43' Nani (P), 47' Dzsudzsak (U), 50' Ronaldo (P), 55' Dzsudzsak (U), 62' Ronaldo (P)

UNGHERIA (4-2-3-1): Kiraly; Lang, Guzmics, Juhasz, Korhut; Pinter, Elek; Lovrencsics (82' Stieber), Gera (46' Bese), Dzsudzsak; Szalai (70' Nemeth). In panchina: Dibusz, Gulacsi, Kadar, Fiola, Nagy, Priskin, Nemeth, Bode, Kleinheisler, Nikolic. Allenatore: Storck.

PORTOGALLO (4-4-2): Rui Patricio; Vierinha, Pepe, R.Carvalho, Eliseu; W.Carvalho, Moutinho (46' Sanches), Gomes (61' Quaresma), Joao Mario; Nani (81' Danilo), Ronaldo. In Panchina: Lopes, Eduardo, Alves, Fonte, Eder, Rafa, Guerreiro, Cédric, Silva. Allenatore Santos.

ARBITRO: sig. Martin Atkinson (Inghilterra)

NOTE: Ammoniti: Guzmics (U), Juhasz (U), Gera (U)
 
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MixMasterFra
view post Posted on 26/6/2016, 17:27




Croazia-Portogallo 0-1, Quaresma fa fuori Perisic al 117'

Cristiano Ronaldo avrà tempo di battere l'ennesimo record della sua carriera, nel frattempo può accontentarsi di giocare i quarti di finale con il suo Portogallo: sbaglia un gol praticamente fatto, quello che poteva portarlo a eguagliare il primato di Platini di 9 reti nella storia degli Europei, calciando addosso a Subasic, ma ha la fortuna che sulla ribattuta l'ex interista Ricardo Quaresma a porta vuota segna il gol che fa fuori la Croazia a tre minuti dai calci di rigore. Finisce così a Lens: 1-0 per i lusitani dopo una partita che ha regalato più emozioni negli ultimi 5 minuti che nei 115 precedenti. Un interista, Perisic, poteva continuare il suo meraviglioso Europeo, ma ha colpito il palo, sull'azione successiva un ex interista si è trasformato in eroe nazionale. E con la Polonia da affrontare ai quarti (giovedì a Marsiglia) il Portogallo può sognare di andare ancora più avanti.

EQUILIBRIO — La qualità in campo è così alta che ti aspetti di restare a bocca aperta per i colpi geniali e non per gli sbadigli. Invece Croazia e Portogallo, soprattutto i lusitani a dire il vero, sembrano fare di tutto per annoiare gli spettatori. O meglio, non fanno nulla per divertirli: Fernando Santos cambia tre quarti della difesa rispetto al 3-3 con l'Ungheria escludendo l'offensivo Vierinha a destra (per Cedric) e sostituendo Carvalho con José Fonte, finora mai impiegato all'Europeo. Il suo 4-4-2, senza Moutinho e con l'altro debuttante Adrien Silva in coppia col medianaccio William Carvalho, ha l'unico scopo di ostacolare le linee di passaggio tra il rientrante Modric e Rakitic e anche gli esterni Joao Mario e André Gomes si prodigano più che altro nel tenere la posizione per aiutare i terzini sugli interisti Brozovic e Perisic. Il progetto si realizza anche perché la Croazia muove troppo lentamente il pallone e Mandzukic, non al meglio, è decisamente statico davanti: lascerà la Francia senza aver segnato neppure un gol, col senno di poi è stato un errore lasciarlo in campo 89 minuti.

SQUILLI — Braccato nella morsa Corluka-Vida, Cristiano Ronaldo non la vede praticamente mai, né in coppia con Nani, né da unico centravanti nel 4-3-3 che Fernando Santos adotta dopo 5 minuti della ripresa togliendo l'evanescente Gomes per il 19enne Renato Sanches. Proprio il talento acquistato dal Bayern scuote per un attimo la partita chiudendo però malissimo una bella triangolazione con un tiraccio inguardabile: gli capiterà altre volte di sbagliare l'ultima scelta (quasi sempre il passaggio) dopo una gran giocata, ma avrà il merito di innescare l'azione decisiva. Il Portogallo, pur alzando raramente il pressing, prova almeno a sorprendere la Croazia con gli inserimenti delle mezzali, come quando Adrien Silva imbecca Nani e Strinic commette un possibile fallo da rigore non visto dall'arbitro sull'ex Manchester United. Dietro i lusitani rischiano solo sui calci piazzati, prima addormentandosi su un corner (ma Brozovic li grazia calciando alto), poi lasciando svettare Vida in piena area: ma di tiri in porta nei 90 minuti non ne arrivano ed era dal 1980 che non accadeva nella fase finale di un Europeo o di un Mondiale.

EMOZIONI — Gli ingressi di Kalinic e Quaresma (e poi di Pjaca), ma più probabilmente la stanchezza degli uomini in campo, rendono i supplementari più vibranti e soprattutto dal 113' al 122' succede di tutto: Vida di testa sbaglia a porta vuota su un'uscita sbagliata di Rui Patricio, Perisic colpisce un palo (sempre di testa), sul contropiede successivo causato da una sciagurata palla persa dal "napoletano" Strinic e avviato da Sanches, il Portogallo segna il gol partita dopo un tiraccio sbagliato di Nani e l'errore clamoroso di Ronaldo. Pjaca, entrato da poco, prova a ripetere le magie fatte con la Spagna, ma stavolta i suoi slalom non portano a nulla se non al grande rimpianto di averlo visto in campo troppo tardi, anche perché l'ultima occasione, in pieno recupero, capita ancora una volta sui piedi di Vida. E la sbaglia ancora. La Croazia, dopo aver battuto i campioni d'Europa, torna a casa, confermando la fama di meravigliosa incompiuta. Il Portogallo, che per una volta ha scelto di difendersi, vince all'italiana e va avanti.

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 26/6/2016, 17:58




Croazia-Portogallo 0-1 (al 45' 0-0, al 90' 0-0)

MARCATORI: Quaresma al 12' s.t.s.

CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Srna, Corluka (dal 15' s.t.s. Kramaric), Vida, Strinic; Modric, Badelj; Brozovic, Rakitic (dal 5' s.t.s. Pjaca), Perisic; Mandzukic (dal 44' s.t. N. Kalinic). (Vargic, L. Kalinic, Jedvaj, Schildenfeld, Coric, Kovacic, Rog, Vrsaljko, Cop). All. Cacic

PORTOGALLO (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, José Fonte, Raphael Guerreiro; Joao Mario (dal 43' s.t. Quaresma), Adrien Silva (dal 3' s.t.s Danilo Pereira), William Carvalho, André Gomes (dal 5' s.t. Renato Sanches); Nani, Cristiano Ronaldo. (Lopes, Eduardo, Eliseu, Rafa, Vierinha, Bruno Alves, Moutinho, Ricardo Carvalho, Eder). All. Fernando Santos

ARBITRO: Velasco Carballo (Spagna)

NOTE: ammonito William Carvalho (P) per gioco scorretto
 
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MixMasterFra
view post Posted on 1/7/2016, 07:43




Polonia-Portogallo 4-6 d.c.r. (1-1 al 90'): decide Quaresma

Pareggi cinque partite su cinque nei 90', e sei in semifinale. Ancora Ricardo Quaresma porta il Portogallo oltre l'ostacolo: stavolta, dopo il gol nei supplementari con la Croazia, il "Trivela" trasforma il rigore decisivo, dopo l'errore di Blaszczykowski (gran parata di Rui Patricio). Non ha mai vinto nei 90' (tre pareggi anche nella fase a gironi), il Portogallo di Fernando Santos, ma è nelle migliori quattro dell'Europeo. Un Cristiano Ronaldo nervosissimo e colpevole di numerosi errori durante il match si presenta per primo dal dischetto e trasforma (inevitabile, anche se impietoso e forse ingiusto il confronto a distanza con Leo Messi), il c.t. Fernando Santos continua a essere imbattuto nella sua esperienza da c.t., in 12 gare, i portoghesi aspettano la vincente di Galles-Belgio, sapendo di potersela giocare anche con loro, e sognando Parigi. La Polonia esce fra gli applausi dei suoi tifosi, dopo aver sognato con un gol nei primi minuti, ma avendo forse rinunciato a cercare di vincere prima dei rigori troppo presto. E' stata la partita in cui si è sbloccato Lewa, ma anche quella della definitiva consacrazione di Renato Sanches, 19 anni da compiere, 35 milioni di clausola già pagata dal Bayern, talento e forza fisica. Il centrocampista per 45' è mostruoso, poi cala, ma avrà un palcoscenico ancora più importante per confermare che è il miglior talento portoghese nato dopo Cristiano Ronaldo. Occhio ai rossi: possono anche non vincere mai, mostrare il peggior CR7 della carriera e alzare la coppa.

LA FRETTA — E dire che nel primo tempo sembravano andare tutti di fretta. La fretta di Lewandowski di sbloccarsi, prima di tutto: il centravanti del Bayern ci mette un minuto e 40 secondi per mettere fine a un digiuno che non solo durava da tutto l'Europeo, ma addirittura dal novembre 2015, con la maglia della Polonia. Il terzino portoghese Cedric si fa saltare da uno dei primi palloni che transitano dalla sua zona, Grosicki è libero di crossare basso, Lewa di piatto a centro area trova l'angolino: 1-0, secondo gol più veloce della storia dell'Euro. Polonia subito avanti, Polonia che ora non ha fretta per niente, ma anzi rischia di colpire in contropiede con Milik e Lewa, mostrando trame offensive di qualità sorprendente. C'è però chi ha ancora più fretta del centravanti del Bayern: è il suo nuovo compagno, Renato Sanches, 18 anni e 317 giorni. Sin dall'inizio mostra una personalità fuori dal comune, quella che ha fatto spendere 35 milioni ai bavaresi. Stavolta, oltre a farsi dare tutti i palloni (col 94.4 per cento di passaggi positivi nel primo tempo) e rincorrere ogni avversario, trova anche il modo per convergere da destra verso il centro e sparare un sinistro che finisce, anche lui, all'angolino. Primo gol col Portogallo, il più giovane di una fase a eliminazione diretta dell'Euro: 1-1, si ricomincia.

L'ATTESA — I secondi 45' sono quelli dell'attesa: le due squadre si presentano entrambe coperte, la Polonia rischia qualcosa di più, Sanches tocca un po' meno palloni, sulla destra, Cristiano Ronaldo sembra protestare spesso coi compagni, colpevoli di non servirlo a dovere. Poi però prima fallisce un contropiede, poi cicca solo in mezzo all'area, nei minuti finali, una palla più che interessante. Sull'altro fronte l'atteso Milik mostra di avere qualità, ma non sfonda, Krychowiak è il solito totem a centrocampo, equilibratore con meno libertà offensive di quanto gli fosse concesso a Siviglia, ma sempre decisivo. Si va ai supplementari, Ronaldo manca subito un aggancio in area piccola, poi prevalgono paura e difese, dove spiccano Glik e soprattutto Pepe. Dal dischetto segnano tutti i portoghesi, Quaresma subentrato si prende i flash.

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 1/7/2016, 09:47




POLONIA-PORTOGALLO 4-6 d.c.r. (1-1 AL 90’ E AL 120’)

MARCATORI: Lewandowski (Pol) al 2’, R. Sanches (Por) al 33’ p.t.

SEQUENZA RIGORI Ronaldo (Por) gol, Lewandowski (Pol) gol, R. Sanches (Por) gol, Milik (Pol) gol, Moutinho (Por) gol, Glik (Pol) gol, Nani (Por) gol, Błaszczykowski (Pol) parato, Quaresma (Por) gol.

POLONIA (4-4-1-1)Fabianski; Piszczek, Glik, Pazdan, Jędrzejczyk; Błaszczykowski, Krychowiak, Mączyński (dall’8’ p.t.s Jodłowiec), Grosicki (dal 37’ s.t. Kapustka); Milik; Lewandowski. (Boruc, Szczęsny, Cionek, Wawrzyniak, Salamon, Linetty, Peszko, Zieliński, Starzyński, Stępiński). All. Nawalka.

PORTOGALLO (4-1-3-2)Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Eliseu; William Carvalho (dal 6’ p.t.s. Danilo); Joao Mario (dal 35’ s.t. Quaresma), Renato Sanches, Adrien Silva (dal 28’ s.t. Moutinho); Nani, Ronaldo. (Lopes, Eduardo, Bruno Alves, R. Carvalho, Veirinha, Rafa Silva, Eder). ALL. Santos.

ARBITRO: Brych (Ger)

NOTE: Spettatori 63.000. Ammoniti: Jędrzejczyk, Glik, Kapustka per gioco scorretto; Silva, W. Carvalho per gioco scorretto.
 
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MixMasterFra
view post Posted on 7/7/2016, 23:50




Portogallo-Galles 2-0, Ronaldo-Nani: CR7 in finale dell'Europeo dopo 12 anni

James Chester. Questa volta nel poster con Cristiano Ronaldo ci finisce lui, poveretto. È la grande notte di CR7, a Lione: segna un gol saltando letteralmente sopra il difensore sul corner, ne propizia un secondo, vince il duello da Pallone d’oro con Bale e manda il Portogallo alla finale di Euro 2016. Finisce qui la favola del Galles, Cristiano va a Parigi e si metterà sulla strada di Francia o Germania per tentare l’accoppiata Champions-Europeo. Roba da fuoriclasse. Chester scende a terra, lui resta in aria di più, tanto di più, come un Michael Jordan del pallone. Magia. Levitaçao.

AVVIO BLOCCATO — Ronaldo parte elettrico, chiede il pallone e, già che c’è, pure un rigore per un contatto in area con Collins. Eriksson fa proseguire, poco più tardi ammonisce Allen e controlla facilmente un primo tempo in cui lo spettacolo è solo sugli spalti. “Don’t take me home”, cantano i Dragoni dietro la porta di Rui Patricio, “Portugal, Portugal” rispondono i rossoverdi. Fernando Santos e Coleman si sono studiati bene: King al posto di Ramsey e Adrien Silva dietro alla coppia Nani-CR7 sono scelte che danno equilibrio, ma non favoriscono la creatività. Bale ha una fiammata a metà frazione: sinistro su schema da corner, poi cross di destro e botta centrale in contropiede, il tutto in rapida successione. Ma per il resto c’è poco da annotare, se non che Bruno Alves (titolare a spese dell’acciaccato Pepe) soffre un po’ la velocità di Robson-Kanu e deve ringraziare Fonte, il compagno di reparto, attento in chiusura.

CI PENSA CR7 — La ripresa si apre con un paio di passaggi sbagliati di Renato Sanches: il ragazzino ha voglia, quando accelera fa impressione, ma la frenesia a volte lo tradisce. Non è ancora la sua nazionale, magari un giorno lo sarà, ma per ora appartiene a Cristiano Ronaldo. È lui, e chi sennò, a sbloccare un match che si stava facendo intricato. Il marchio di CR7 s’imprime a fuoco sul match in tre minuti: al 5’ fa centro lui, all’8’ fa segnare Nani. L’1-0 è una beffa per il Galles, perché lo incassa dove dovrebbe dominare, ovvero su corner. Il raddoppio è figlio dello scossone precedente, che scombina la difesa gallese: Collins dorme sul diagonale di Ronaldo dai venti metri, Nani si tuffa per la deviazione e Hennessey è spiazzato.

BALE FINO ALLA FINE — A quel punto, il match è segnato. Coleman si gioca le carte Vokes, Church e Jonathan Williams, l’assetto tattico gallese cambia e si aprono spazi per il contropiede portoghese. Per poco non arriva il tris, con bolide di Nani e tap-in impreciso di Joao Mario. La reazione deve passare per forza da Bale, che scarica da lontano il suo sinistro a un quarto d’ora dal termine, tra le braccia di Rui Patricio. Troppo poco. Gareth sente la responsabilità sulle spalle, vuol fare da solo e quasi regala il terzo gol a Danilo Pereira, dopo aver perso palla al limite dell’area. Hennessey lo salva e gli dà la chance di provare la cannonata che riaprirebbe i giochi, se Rui Patricio non ci mettesse i guanti. Il resto è attesa del fischio finale, coi meravigliosi tifosi gallesi che intonano “Hen Wlad Fy Nhadau”, l’inno nazionale, “terra dei miei padri”. Loro non perdono mai. Il Portogallo vince, stavolta lo fa nei 90 minuti, così sono tutti contenti. E torna in finale di un Europeo, l’ultima volta era accaduto nell’edizione casalinga del 2004. Lì il sogno s’infranse contro la Grecia. Stavolta la squadra-favola, Ronaldo, se l’è tolta di mezzo prima.

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 8/7/2016, 00:11




PORTOGALLO-GALLES 2-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORI: Ronaldo al 5', Nani all'8' s.t.

PORTOGALLO (4-3-1-2): Rui Patricio; Cedric, Alves, Pepe, Guerreiro; Sanches (dal 29’ s.t. Gomes), Danilo Joao Mario; Silva (dal 34’ s.t.
Moutinho); Nani (dal 41’ s.t. Quaresma), Ronaldo. (Lopes, Eduardo, R. Carvalho, Vieirinha, Eliseu, Eder). All.: Santos.

GALLES (3-4-2-1): Hennessey; Chester, Collins (dal 21’ s.t. J. Williams), A. Williams; Gunter, Allen, Ledley (dal 13’ s.t. Vokes), N. Taylor; King, Bale; Robson-Kanu (dal 18’ s.t. Church). (O.F. Williams, Ward, Edwards, Cotterill, Richards, Vaughan, G. Williams). All.: Coleman.

ARBITRO: Eriksson (Svezia)

NOTE: ammoniti Allen (G), Chester (G), Ronaldo (P), Bale (G) per gioco scorretto, Bruno Alves (P) per c.n.r. Recupero: 0’ p.t., 3’ s.t.
 
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MixMasterFra
view post Posted on 11/7/2016, 15:58




Portogallo campione: 1-0 alla Francia, Eder gol ai supplementari

Se a giugno ci avessero detto che a decidere Euro 2016 sarebbe stato Eder, ci saremmo lasciati andare a un gesto di esultanza. Il guaio, per l'Italia, è che l'uomo dell'Europeo è l'Eder "sbagliato": Ederzito Antonio Macedo Lopes. È lui, nel secondo supplementare, a regalare al Portogallo il primo grande torneo internazionale di una storia che fin qui, era stata il manuale dei perdenti di successo. Una punta vera, che serve più di tanti palleggiatori alla scuola portoghese. Bum, una cannonata da lontano e via, verso la gloria. Ironia della sorte, il ragazzone nativo della Guinea-Bissau gioca in Francia, a Lilla. Che botta per i parigini, per Deschamps, per la nazione ospitante che già pregustava il titolo, dopo il trionfo sulla Germania. Invece niente: 1-0 per i lusitani e tanti saluti alla malinconia del "fado".

CR7 ROTTO — È anche l'Europeo di Payet, nel bene e nel male. Salvatore della patria nella gara inaugurale, positivo fino ai quarti, evanescente in semifinale e giustiziere di Cristiano Ronaldo in finale. Sì, perché al 25' CR7 abbandona la partita, dopo un calvario lungo un quarto d'ora abbondante: la botta alla gamba sinistra la prende al 9', si accascia al 17' e poi, zoppicante in contropiede, si arrende e chiede il cambio. Il pubblico di Saint Denis, che d'istinto aveva rumoreggiato pensando a una sceneggiata, capisce che il dolore del fuoriclasse è reale, dannatamente reale. E applaude il campione infortunato che esce in barella. Chapeau per la sportività. Non è lo stadio dei Ronaldo: nel '98 qui la stessa sorte toccò al Fenomeno.

CHE SISSOKO — Senza Cristiano, le scelte tattiche iniziali perdono un po' del loro senso: il 4-2-3-1 di Deschamps ha gli stessi uomini di Marsiglia ed è solo più aggressivo, mentre Santos (che ritrova Pepe e William Carvalho) piazza il suo colosso davanti alla difesa e spera così di limitare Griezmann. Mossa riuscita solo in parte, perché l'idolo di casa trova il modo di liberarsi in più occasioni. L'ingresso di Quaresma al posto di Ronaldo ha l'effetto dell'anestesia in sala operatoria: da lì all'intervallo i ritmi scendono di molto, con un solo uomo che si ribella e accelera. Moussa Sissoko. Impressionanti le progressioni del centrocampista del Newcastle, che va in verticale tre volte ed è l'unico, dopo un bel colpo di testa iniziale di Griezmann, a chiamare Rui Patricio all'intervento prima del riposo.

PALO DI GIGNAC — E Pogba? Arriva con calma, coi suoi tempi. Compare nel match al 9', con un destraccio che precede di un istante l'invasione di campo di un esagitato. Guadagna solo poche yard, gli steward in giallo lo placcano come fossero al Super Bowl. Fuori Payet, dentro Coman: Deschamps vuole freschezza. In effetti la Francia cambia passo e a metà ripresa costruisce le migliori occasioni della partita fin lì: Griezmann manca l'appuntamento con l'immortalità calcistica per questione di centimetri, Giroud quello con la conquista di tutti i cuori Bleus tirando addosso a Rui Patricio. Non avrà un'altra chance: lo sostituisce subito Gignac. E finisce anche la gara non memorabile di Renato Sanches, perché Santos esaurisce i cambi puntando su Eder. Tocca anche a Lloris dare un segno di presenza: un tiro-cross di Nani e la successiva rovesciata di Quaresma entrerebbero in porta, se non fosse per i suoi guanti. Ma è sempre l'ora di Sissoko: altro bolide, altra risposta non banale del portiere. La tavola è apparecchiata per i supplementari. C'è ancora tempo, però, per far sospirare i francesi: il 90' è già scoccato quando Gignac riceve palla in area, si beve Pepe con una gran finta e centra il palo. L'urlo dello Stade de France è un ululato isterico di rabbia e delusione. Extra-time.

ALL'IMPROVVISO EDER — I minuti che separano il 90' dai rigori erano stati fatali ai portoghesi in due famosi precedenti europei con la Francia. Stavolta in campo non ci sono Platini e Zidane. Ed è solo Portogallo. Eder fa capire di essere ispirato con un'incornata su calcio d'angolo, Guerreiro pareggia il conto dei "legni" con una punizione (inesistente) che centra la traversa. Brividi. È l'antipasto del gol, che si materializza al minuto 109: Eder intuisce dove finirà un pallone vagante sulla trequarti, galoppa e scaraventa in rete un destro che Lloris può solo sfiorare. Esplode il settore di tifosi in maglia rossoverde. Dentro anche Martial, la mossa della disperazione di "DD". La palla buona gli arriva pure, ma per i Bleus proprio non è serata. È la grande notte dei portoghesi, che qui, nella Parigi multi-etnica, sono noti più che altro per essere ottimi portinai e muratori. Da oggi sono anche i campioni d'Europa. E scusate se è poco.

Fonte: Gazzetta.it
 
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MixMasterFra
view post Posted on 16/7/2016, 16:32




PORTOGALLO-FRANCIA (primo e secondo tempo 0-0)

MARCATORI: 5' sts Eder (P)

PORTOGALLO (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro; William Carvalho, Renato Sanches (34' st Eder), Adrien Silva (21' st Moutinho), Joao Mario; Nani, Cristiano Ronaldo (24' Quaresma). A disp.: Lopes, Eduardo, Bruno Alves, Carvalho, Vieirinha, Danilo, Andre Gomes, Rafa Silva, Eliseu. All.: Santos

FRANCIAFrancia (4-3-2-1): Lloris; Sagna, Koscielny, Umtiti, Evra; Sissoko (5' sts Martial), Pogba, Matuidi; Payet (13' st Coman), Griezmann; Giroud (34' st Gignac). A disp.: Mandanda, Costil, Jallet, Rami, Kanté, Cabaye, Schneiderlin, Mangala, Digne. All.: Deschamps

ARBITRO: Clattenburg

NOTE: Ammoniti: Cedric, Joao Mario, Carvalho, Guerreiro (P), Umtiti, Koscielny, Matuidi, Pogba (F)
 
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14 replies since 9/6/2016, 11:20   129 views
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